Ferrero: sequestrati i beni del presidente della Sampdoria

Guai per il presidente Ferrero indagato dalla Guardia di Finanza per appropriazione indebita e impiego i denaro di provenienza illecita. E su Obiang…

Bufera in casa Sampdoria dove il presidente Ferrero è finito nell’occhio del ciclone per un’indagine della Guardia di Finanza insieme ad altre persone. I reati ipotizzati, in particolare, sarebbero quelli di appropriazione indebita, truffa, emissione e utilizzo di fatture false, autoriciclaggio e impiego di denaro di provenienza illecita. Un quadro per nulla edificante che, nell’ambito dell’operazione denominata “Fuori Gioco”, ha portato non solo al sequestro dei beni del patron blucerchiato, e di parte di quelli della stessa Sampdoria, ma che viene anche ulteriormente complicato dall’indagine che riguarda la cessione di Obiang al West Ham nell’estate del 2015. Ma andiamo con ordine.

Ferrero indagato dalla Guardia di Finanza: sequestri per 2,6 milioni di euro

Dalle notizie trapelate nelle ultime ore, in particolare, il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria starebbe dando esecuzione ad un ordine di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Roma e richiesto dalla stessa Procura della Repubblica. Sequestro che sfiorerebbe gli oltre 2,6 milioni di euro e che riguarda non solo il Presidente Ferrero ma, come si anticipava, anche la stessa Sampdoria e altre 5 persone. Secondo le indagini fatte dalle autorità competenti, infatti, è emerso che gran parte di queste cifre sarebbero state impiegate per l’acquisto di un immobile di valore, già posto sotto sequestro, a Firenze.

Sampdoria, sequestrati 200 mila euro: spunta il caso della cessione di Obiang

Una situazione non semplice quella che riguarda Massimo Ferrero e che ricade anche sulla Sampdoria a cui sarebbero stati sequestrati circa 200 mila euro. Ma non finisce qui. La Procura della Federcalcio, infatti, ha aperto anche un fascicolo che riguarda la cessione, avvenuta nell’estate del 2015, di Pedro Obaing al West Ham. Le indagini della Guardia di Finanza, infatti, hanno fatto emergere l’ipotesi di distrazione dalle casse della società blucerchiata di circa 1,2 milioni di euro. Ammontare che deriverebbe proprio dalla vendita del giocatore e che sarebbe stato fatto uscire dalle casse della Sampdoria tramite una serie di fatture per operazioni inesistenti emesse da un’altra società del Gruppo Ferrero. E ancora, da quello che si apprende in questa prima fase di indagine, la suddetta cifra sarebbe stata poi impiegata per sanare i debiti e finanziare altre società facenti capo proprio al presidente Ferrero.